Al Nord e particolarmente a Milano spira un nuovo vento, un vento capace di neutralizzare in poco tempo tutte le certezze e sondaggi posticci del Monarca di Arcore e i continui rutti leghisti. La strategia del killeraggio politico e della menzogna questa volta non ha pagato, e il primo a farne le spese sarà il Premier. La traballante maggioranza parlamentare costruita con il mercato delle vacche dovrà reggere l’onda d’urto della tempesta milanese e la vendette del triumvirato leghista, Bossi&company non staranno a guardare la barca che affonda e presenteranno sicuramente il conto al Cavalier Pompetta. Per i leghisti infatti è il tempo di leccarsi le ferite, la cosiddetta Padania invece che allargarsi ed espandersi nelle radure padane vede restrigere i suoi confini, con la perdita massiccia di voti rispetto alle regionali del 2010, fino al 5% a Milano. Da sottolineare il boom dei “grillini” che con poche migliaia di euro e una politica 2.0 sono riusciti ad ottenere oltre il 3% nella città meneghina, fino ad arrivare al 10% nella capitale dell’ex impero comunista Bologna.
E’ ormai lampante il disagio degli italiani verso il Grande Imbonitore di Arcore, il mix micidiale di minorenni marocchine, magheggi all’EXPO 2015, palazzinari vari e bombardamenti alla procura di Milano hanno devastato la pazienza di milioni di italiani di tutte le idee politiche.
E’ inevitabile che senza uno straccio di programma e iniziativa politica vera per il paese la fine del Berlusconismo sia sempre più vicina, pur possedendo un impero mediatico e finanziario unico nel mondo occidentale e capace di orientare l’opinione politica di milioni di italiani con telegiornali asserviti e maniacalmente faziosi. (TG1, TG4,TG5, Studio Aperto)
Finalmente una luce in fondo al tunnel!
L’Italia s’è desta?
Qualche amico è del parere che i leghisti del menga, avendo portato a casa il federalismo fiscale per il quale avevano stretto la sciagurata alleanza, non sono più disposti a subire le mattane del cavalier pompetta e lo abbandoneranno.
Ma i vari ministri leghisti, maroni, bossi ecc. saranno disposti a lasciare le loro poltrone o, pur di tenere il c.lo al caldo il più possibile, lo sosterranno ancora?
Chi vivrà, vedrà.