Il governo Monti ha approvato la sua prima manovra finanziaria da 30 miliardi di euro lordi che vanno ad aggiungersi ai 60 miliardi del governo Berlusconi. Circa 90 miliardi di euro sono quindi i tagli di spesa e tasse che andranno ad azzerare il deficit nel 2013. Non è difficile capire che tutti questi tagli e tasse non faranno altro che portare ad una recessione nei prossimi anni, l’Italia ha bisogno immediatamente di un vero piano industriale di rilancio economico basato su liberalizzazioni, innovazione, ricerca e sgravio del costo del lavoro. L’austerità draconiana imposta dalla Germania e dalla BCE è una medicina amara che può abbattere il cavallo Italia, senza un adeguato piano strutturale di crescita non sarà facile abbattere il debito mettendo solo tasse e tagliando la spesa. Si dovrebbe procedere ad una spending review, ovvero spulciare nei bilanci dei ministeri e tagliare ciò che è improduttivo e che non produce crescita.
Questa manovra andava comunque fatta per placare il nervosismo dei mercati e abbassare gli interessi sui nostri titoli di stato ormai diventati insostenibili, oltre che per salvare l’euro da una possibile catastrofe che avrebbe travolto tutto il globo. Nei prossimi mesi è importante che il governo si concentri sulla crescita, unica soluzione per ripianare il debito e dare una speranza di futuro all’Italia.
Il risanamento di bilancio effettuato dall’Italia non potrà che essere seguito dalla Francia di Sarkozy a rischio declassamento, che predilige guardare i problemi degli altri che a casa propria. Mentre l’Italia raggiungerà il pareggio di bilancio nel 2013 la Francia avrà un deficit sopra il 3%.