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Posts Tagged ‘berlusconi’

 Alla fine di Tangentopoli e con la scomparsa del pentapartito per opera della famigerata Procura “rossa” di Milano, l’Italia sembrava  essere avviata verso una possibile rinascita morale ed economica, lasciandosi indietro quell’alone di corruzione e malaffare che minava le fondamenta e quindi le istituzioni democratiche. Erano i primi anni ’90 quando i giudici Falcone e Borsellino venivano barbaramente trucidati dalla Mafia e il 1994 era l’anno della “discesa in campo” del Cavaliere, un ambiguo palazzinaro brianzolo con migliaia di miliardi di debiti sulla testa e un braccio destro di nome Marcello Dell’Utri. Riuscì a vincere le elezioni al primo colpo ma durò al potere poco meno di un anno. Oggi nel 2011, al terzo governo Berlusconi, viviamo qualcosa che ha dell’ incredibile. Nulla è cambiato dal 1992. E’ come se il paese fosse rimasto sotto una grande cupola di vetro e il tempo si fosse fermato inesorabilmente.  Il malaffare e la corruzione sono all’ordine del giorno, le varie cricche di faccendieri e cortigiani divorano il paese come zecche affamate di sangue, la criminalità organizzata sempre più potente ed infiltrata nel tessuto economico italiano, spolpa le ultime aziende sane della Nazione e blocca sul nascere la possibilità di crescita del meridione.

Non voglio divulgarmi sulle porcherie passate e quotidiane del Sultano, che ormai tutti conosciamo e ne abbiamo la nausea, ma ciò che colpisce è l’indifferenza e l’assuefazione del popolo. Il sistema mediatico berlusconiano ha atrofizzato letteralmente le menti degli Italiani, rendendoli impassibili e purtroppo non informati della realtà. Vi è mai capitato che un vostro amico vi abbia detto “Ma dopo Berlusconi, chi ci metti?”

Ecco, questo esempio ci da la conferma di come il suo impero mediatico sia riuscito a disintegrare la capacità intellettiva di una parte del paese e a canalizzare su se stesso l’idea di unico uomo possibile al comando. Berlusconi non è altro che un filo diretto della Prima Repubblica, un “residuato bellico” che è riuscito a fregare una Nazione.

La soluzione è solo una, tagliare il filo e ripartire per l’anno 2011. “Grande Giove!”

[Articolo pubblicato anche sul settimanale “Il Futurista”  http://www.ilfuturista.it/pietro-signani-ritorno-al-futuro/bloccati-nell-anno-1992.html]

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Siamo in un momento storico ed economico nel quale tutto viene tagliato, dai finanziamenti a ricerca e sviluppo, dalla cultura alle infrastrutture, dagli enti locali alla difesa. Eppure in questi giorni la maggioranza è riuscita ancora una volta a preferire gli interessi primari del Premier di Arcore a quelli del Paese. In commissione bilancio, il Partito Democratico, IDV e Terzo Polo avevano presentato un emendamento alla manovra sulla gara per le frequenze televisive che puntava a indire un’asta competitiva per l’assegnazione delle frequenze generate dal passaggio della televisione dalla tecnologia analogica a quella digitale. La proposta è finita contro il muro dei peones berlusconiani che hanno optato per assegnare gratis le frequenze digitali a Mediaset e Rai, senza che lo Stato guadagni un solo euro.

Eppure in questi giorni è in corso una competizione che riguarda le compagnie telefoniche, ovvero l’asta per l’assegnazione della futura rete 4G, i servizi multimediali dei nostri smartphone. La differenze tra le due gare è che per le frequenze televisive  l’Agcom e lo scagnozzo Romani(Ministro dello Sviluppo economico ma forse meglio dire Ministro di Mediaset)hanno optato per un beauty contest, mentre per le TLC una normale asta competitiva che frutterà allo Stato 3 miliardi di euro.

Quindi un asta che avrebbe potuto fruttare più di 2 miliardi di euro per lo Stato è stata relagata a Berlusconi e soci, in un momento nel quale viene tagliato ogni tipo di servizio. E’ un classico esempio del conflitto di interessi del Pifferaio di Arcore, sempre attento e preciso quando in mezzo ci sono le sue aziende.

Questa notizia ovviamente pochi la conosceranno visto che i principali TG sono sotto il controllo di Mediaset o hanno cortigiani come Minzolini al posto di comando. Avanti così.

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In queste drammatiche ore, nelle quali le locuste della speculazione giocano sul futuro del Popolo Italiano, risplende la figura autorevole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “animale politico” dalla grande esperienza e ultimo baluardo istituzionale ancora amato dagli italiani.  Re Giorgio è riuscito a mantenere un minimo di credibilità internazionale per l’Italia, dalla candidatura di Mario Draghi a Presidente della BCE, a strenuo garante dei rapporti transatlantici con gli Usa, visto il suo fluente inglese e l’ ex ruolo di ponte per il vecchio PCI. E’ innegabile che il Presidente stia sondando un possibile governo tecnico come ultima ratio per rassicurare i mercati,  affidandosi quindi a tecnocrati come Mario Monti, economista che gode di alta credibilità in Europa e nei salotti finanziari che contano.

Altra storia per Il Monarca di Arcore ormai asseragliato nel suo bunker di Palazzo Grazioli, è in vita artificialmente per merito di un manipolo di mercenari comprati a basso prezzo. Il Premier sa perfettamente che la sua fine è segnata, braccato inevitabilmente dai giudici per le sue nefandezze, avvilito dai sondaggi che colano a picco come il Titanic, e dalle sue mirabolanti promesse elettorali che ci propina dal 1994, ormai diventate armi a doppio taglio che nemmeno la sua disinformazione operata ogni giorno dai  TG di regime riescono più a fermare.

Sarà un estate caldissima, nella quale il vero e unico protagonista sarà Giorgio Napolitano, ultima roccaforte del sistema Italia.

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