Siamo in un momento storico ed economico nel quale tutto viene tagliato, dai finanziamenti a ricerca e sviluppo, dalla cultura alle infrastrutture, dagli enti locali alla difesa. Eppure in questi giorni la maggioranza è riuscita ancora una volta a preferire gli interessi primari del Premier di Arcore a quelli del Paese. In commissione bilancio, il Partito Democratico, IDV e Terzo Polo avevano presentato un emendamento alla manovra sulla gara per le frequenze televisive che puntava a indire un’asta competitiva per l’assegnazione delle frequenze generate dal passaggio della televisione dalla tecnologia analogica a quella digitale. La proposta è finita contro il muro dei peones berlusconiani che hanno optato per assegnare gratis le frequenze digitali a Mediaset e Rai, senza che lo Stato guadagni un solo euro.
Eppure in questi giorni è in corso una competizione che riguarda le compagnie telefoniche, ovvero l’asta per l’assegnazione della futura rete 4G, i servizi multimediali dei nostri smartphone. La differenze tra le due gare è che per le frequenze televisive l’Agcom e lo scagnozzo Romani(Ministro dello Sviluppo economico ma forse meglio dire Ministro di Mediaset)hanno optato per un beauty contest, mentre per le TLC una normale asta competitiva che frutterà allo Stato 3 miliardi di euro.
Quindi un asta che avrebbe potuto fruttare più di 2 miliardi di euro per lo Stato è stata relagata a Berlusconi e soci, in un momento nel quale viene tagliato ogni tipo di servizio. E’ un classico esempio del conflitto di interessi del Pifferaio di Arcore, sempre attento e preciso quando in mezzo ci sono le sue aziende.
Questa notizia ovviamente pochi la conosceranno visto che i principali TG sono sotto il controllo di Mediaset o hanno cortigiani come Minzolini al posto di comando. Avanti così.